La Legge del Bilancio 2018, ha stabilito che da lunedì 2 luglio 2018, i datori di lavoro non possono più pagare in contanti le retribuzioni ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori.
Dovranno essere usati soltanto mezzi di pagamento che permettono la tracciabilità del movimento in denaro, questo a prescindere dalla somma trasferita.
Gli strumenti tracciati consentiti: bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore, strumenti di pagamento elettronico,pagamento in contanti presso lo sportello bancario dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento, emissione di assegno consegnato direttamente al lavoratore.
La nuova previsione riguarda non solo i rapporti di lavoro dipendente (a tempo indeterminato, determinato, parziale, ecc), ma anche i rapporti di continuazione coordinata e continuativa.
Sono escluse invece le prestazioni di carattere occasionale, i rapporti di lavoro instaurati con la PA e quelli riguardanti i servizi familiari e domestici, i compensi derivanti da borse di studio e tirocini.
Le sanzioni per il divieto al pagamento di stipendi in contanti, la Legge di Bilancio 2018 prevede: “ Al datore di lavoro o committente che viola l’obbligo, si applica la sanzione amministrativa-pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 a 5.000 euro”.
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