Spesometro, Scadenza 6 aprile secondo semestre 2017

News | pubblicato il 4-04-2018
a cura di Studio Gargani

Venerdì 6 aprile sarà l’ultimo giorno utile per l’invio all’Agenzia delle Entrate dei dati sul nuovo “spesometro” relativo al secondo semestre 2017, scadenza originariamente fissata al 28 febbraio scorso.

Entro tale data sarà inoltre possibile integrare, senza sanzioni, la comunicazione del primo semestre 2017.

Sono esonerati da tale adempimento:

  • i contribuenti del regime forfettario;
  • i contribuenti del regime dei minimi;
  • i produttori agricoli in regime di esonero delle zone montane;
  • la Pubblica amministrazione e le Amministrazioni autonome;
  • i contribuenti titolari di Partita Iva, che hanno scelto l’invio telematico dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute per la vendita dei beni o prestazioni di servizi.

Il legislatore con il provvedimento del 5 febbraio 2018 ha introdotto alcune novità rispetto allo spesometro 2017 introducendo cosi uno “spesometro semplificato”.

Con il nuovo spesometro non sarà più necessario compilare i dati anagrafici di dettaglio delle controparti. Analogamente, lo spesometro di quest’anno richiede solo i dati del documento riepilogativo, invece che quelli di ciascuna fattura emessa o ricevuta, se inferiori a 300 euro. Ancora, l’invio potrà avvenire, a scelta del contribuente, trimestralmente e semestralmente.

In caso di omissione o errata trasmissione dei dati delle fatture, si applica una sanzione amministrativa di 2 euro per ciascuna fattura. L’importo massimo non può comunque essere superiore a 1.000 euro per ogni trimestre.

Anche se lo spesometro inteso come strumento che permette in parte di contrastare il fenomeno dell’evasione e delle frodi nel settore dell’Iva è una buona idea, è applicato nel peggiore dei modi e rappresenta per noi commercialisti uno degli adempimenti più ostici del panorama fiscale.

Sembrerebbe infatti, con l’introduzione dal 2019 dell’obbligo della fattura elettronica anche nei rapporti B2B e B2C, che l’adempimento verrà abrogato. La semplificazione è d’obbligo ed è dovuta al fatto che, attraverso la fatturazione elettronica, il Fisco dispone già dei dati delle fatture dei titolari di Partita IVA. Pertanto, non occorre più comunicare i dati delle fatture emesse e ricevute. Ci sarà veramente un addio definitivo? Non ci resta che aspettare il 2019 nel frattempo ci dedichiamo agli ultimi invii.

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